L’Assessorato dell’istruzione e cultura presenta Babel, il Festival della parola in Valle d’Aosta che si svolgerà dal 23 aprile al 2 maggio 2010, tra Aosta e il castello di Sarre.
L’iniziativa si presenta come un viaggio di dieci giorni nelle parole e nelle testimonianze di autori, giornalisti, musicisti, attori e studiosi delle più diverse discipline e si pone l’obiettivo di rivalutare il ruolo della parola nelle varie forme ed espressioni, quale elemento concreto di conoscenza e creatività. Il fil rouge del festival è dunque la declinazione della parola in sé nelle sue diverse discipline e nei suoi diversi linguaggi. Il tema prescelto per questa prima edizione del festival è quello dell’esilio, su cui autori e testimoni si confronteranno in un contesto di scambio reciproco di idee e esperienze.
Il festival, organizzato dall’Assessorato dell’istruzione e cultura e tratto da un’idea di Riccardo Piaggio, occupa luoghi significativi: la piazza Chanoux del capoluogo valdostano ospita La Casa di Babel (sede degli incontri pomeridiani e dei concerti) e l’Agorà dei libri (sede della libreria del festival, frutto di una sinergia tra l’Assessorato Istruzione e Cultura e i librai valdostani, allestita come una grande libreria con spazi per la consultazione), mentre il Criptoportico forense accoglie le letture teatrali. Il castello di Sarre ospita gli incontri serali del festival. Al castello di Ussel, infine, è allestita la mostra dedicata a Giorgio Forattini, parte integrante del festival. Gli incontri, le letture e i concerti sono gratuiti, (con prenotazione obbligatoria per il castello di Sarre e il Criptoportico), mentre la mostra e le proiezioni cinematografiche al Théâtre de la Ville (in collaborazione con la Saison Culturelle) sono a pagamento.
“Questo nuovo Festival della parola – sottolinea l’Assessore all’istruzione e cultura, Laurent Viérin – nasce dalla volontà di organizzare un grande evento culturale in Valle d’Aosta, che possa, negli anni, inserirsi nel circuito dei grandi festival nazionali, dando visibilità alla nostra regione e ai suoi luoghi e monumenti significativi.
In particolare questo festival vuole rivalutare il ruolo della parola, scritta, parlata, cantata, non detta, ed essere, attraverso le parole dei suoi protagonisti, un momento di confronto e di approfondimento su grandi tematiche di attualità. Il festival deve diventare quindi luogo di apertura e accoglienza delle differenze e delle diversità dal cui confronto nasce una nuova consapevolezza di se stessi all’insegna della tolleranza e dell’integrazione.
Il tema che ispirerà e guiderà questa prima edizione, è quello dell’esilio, che ben si presta a rappresentare la complessità delle dinamiche presenti nella nostra società.
Il festival intende, tra l’altro, supportare l’editoria e valorizzare la lettura in quanto strumento di crescita culturale e civile dei giovani e di tutta la comunità.
La scelta delle sedi nelle quali si sviluppano gli incontri – continua l’Assessore – risponde ad una specifica volontà di valorizzare e diffondere la conoscenza di luoghi significativi per la storia e la cultura della nostra regione quali la piazza Chanoux, il Criptoportico forense e il castello di Sarre. Con questo festival, inoltre, anticipando la programmazione estiva, si intende aprire una serie di eventi culturali che, da aprile a settembre, verranno proposti al pubblico valdostano ma anche ai turisti con la volontà di sviluppare il turismo culturale.”
Le parole dell’esilio. Il Festival della parola in Valle d’Aosta è un racconto corale, ogni anno costruito su un tema civile e culturale, comune agli incontri, che li ispirerà o li guiderà. Babel ha scelto di dedicare la prima edizione ad una parola “aperta”, che si possa raccontare da infinite prospettive: l’esilio, condizione complessa ed esperienza universale, oltre che strumento di ogni potere, da sempre, per eliminare il confronto di idee. Sono molteplici i modi di essere esiliati. Compreso quello di esiliati volontari. La parola è, a seconda dei casi, causa, espressione, metafora e oggetto stesso dell’esilio. Il festival presenta parole, musica e immagini di esili e di esiliati. A testimoniarlo, autori che lo hanno vissuto, raccontato o anche, semplicemente, immaginato.
I protagonisti. Gli esili nella vita sono molteplici e non tutti drammatici. L’arte di Giorgio Forattini è una scoperta di chiarezza: regala un sorriso di intelligenza. I giovani narratori Diego De Silva e Lorenzo Pavolini parlano della vita di un precario a Napoli come il secondo di un nonno che è stato un gerarca spietato. I filosofi Massimo Donà e Elio Matassi giocano il derby della migliore musica per noi contemporanei (il classico o il pop?). Lo sguardo di Marcello Veneziani è quello di un intellettuale appassionato e disincantato, mentre Stefano Zecchi mette in discussione la fine della bellezza. Se c’è un mito vivente è la poesia di Mogol affidata alla musica: ma ormai è chiaro quanto la spiritualità sia esiliata ingiustamente dalla grande occasione dell’identità italiana: la cultura popolare. Ernesto Ferrero, Giuseppe Pederiali raccontano un’altra Italia ed Enrica Bonaccorti tocca la verità della vita nell’esilio della malattia. Se il giornalista Attilio Romita narra la tragedia di Enzo Tortora, Tahar Ben Jelloun ci ricorda che il mondo è fatto di infiniti esili.
Le sezioni e i luoghi. Il festival si compone di diversi momenti, che vogliono essere strumento di incontro con il territorio che lo ospita.
Il programma si inaugura venerdì 23 aprile in piazza Chanoux ad Aosta, con i due appuntamenti musicali di Babel Musica: l’ouverture con la Banda municipale di Aosta e il concerto di Sinfonica, Orchestra Giovanile della Valle d’Aosta, che intende, in un’alternanza di letture e musiche, presentare i contenuti e lo “spirito” dell’intero festival.
La libreria Agorà è la grande libreria che i librai valdostani hanno deciso di dare vita per dieci giorni in piazza Chanoux. Questo grande spazio letterario ospiterà, oltre alle novità editoriali, focus tematici collegati al programma del festival. I librai valdostani che hanno aderito all’iniziativa cureranno l’esposizione di libri di narrativa e saggistica, esporranno libri di case editrici grandi e piccole con particolare attenzione alle novità e alla realtà territoriale. Sarà cura dei librai accogliere le lettrici e i lettori coinvolgendoli nelle iniziative e consigliando loro saggi e romanzi, manualistica e pubblicazioni fotografiche.
Babel Autori è, insieme alla grande libreria, il cuore del festival. E’ la sezione dedicata agli incontri con i testimoni della parola. Scrittori, innanzitutto, ma anche giornalisti, antropologi, filosofi, musicologi, quindici autori che raccontano il loro e il nostro mondo. Lo racconteranno al pubblico nella Casa di Babel, la struttura allestita di fronte alla libreria del festival, nella piazza centrale di Aosta, ma anche nella Sala dei Trofei del castello di Sarre. Gli incontri serali nella Casa di Babel avranno una regia in diretta, mentre quelli al castello di Sarre (che può ospitare fino a 100 persone) potranno essere visti, sempre in diretta, dalla Casa di Babel. Per partecipare agli eventi presso il castello di Sarre è necessaria la prenotazione obbligatoria allo 0165.257539.
Luogo di scambi di idee e di parole per qualche secolo, il Criptoportico forense di Aosta torna a vivere con Babel al Criptoportico, ospitando momenti in cui alle parole si aggiunge il gesto drammaturgico. La sezione si articola in due serate, dedicate a due letture in scena che raccontano i ritratti di un uomo e una donna non convenzionali. I testi scelti (Bright Star. La vita autentica di John Keats e IPAZIA vita e sogni di una scienziata del IV secolo d.c.) saranno letti e interpretati dagli attori Valeriano Gialli (Envers Teatro) e Andrea Damarco e Lilliana Nelva Stellio (Replicante Teatro). Per partecipare a questi eventi è necessaria la prenotazione obbligatoria allo 0165.257539.
Libreria Agorà. L’Agorà dei libri di Babel accoglie il pubblico del festival con una struttura allestita per l’occasione, dotata di spazi per la consultazione. Sarà possibile, naturalmente, acquistare i libri, che saranno presentati con percorsi tematici e monografici, in sintonia con la vocazione, il programma e il tema (l’esilio) del festival. La libreria resta aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 23.00.
Gli assaggi letterari sono i momenti di degustazione del festival in collaborazione con l’Institut Agricole Régional. Sette appuntamenti con l’eccellenza vitivinicola valdostana, con la possibilità di degustare i nuovi “esperimenti” dell’Istituto. Accompagnati da poesie in italiano, francese e patois francoprovenzale, selezionate tra le opere di noti autori valdostani, lette e interpretate dall’attrice Paola Corti.
Babel Mostra, con l’esposizione Forattini. Satira in Gloria, allestita presso il castello di Ussel di Châtillon, dal 23 aprile al 3 ottobre 2010, che propone una grande mostra antologica di oltre seicento vignette dedicata alla carriera di illustratore di Giorgio Forattini. Un sussidiario di immagini che tratteggia un’analisi politico-sociale lucidissima della storia italiana degli ultimi 37 anni.
Babel École è la sezione interamente dedicata alla Scuola, la vera, ideale, Casa di questo festival, che non vuole educare, ma semplicemente suggerire come essere cittadini liberi. Babel École si articola in diversi incontri tematici mattutini, aperti anche al pubblico, in cui la parola e la musica si incontrano in un dialogo aperto. La sezione comprende anche il concorso Babel École: “I nostri consigli per la lettura”, rivolto agli studenti della classe terza delle scuole secondarie di primo grado che cercano di mettersi in gioco recensendo un libro.
Infine Babel Film, organizzato nell’ambito della Saison Culturelle 2009/2010 presso il cinema Théâtre de la Ville, propone la proiezione di due film che affrontano il tema di questa prima edizione del festival, l’esilio: Invictus di Clint Eastwood e Donne senza uomini di Shirin Neshat.
Per ulteriori informazioni:
Assessorato Istruzione e Cultura
Direzione promozione beni e attività culturali
Tel. 0165.273431-3457